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devITA-group's avatar
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Come forse avrete già notato, Megaupload e Megavideo sono stati chiusi in un'operazione coordinata dall'FBI. In questi giorni gli Stati Uniti ed il mondo sono stati sensibilizzati agli argomenti SOPA e PIPA grazie alle proteste congiunte dei siti con maggiore affluenza del web, di conseguenza era facile prevedere la gigantesca ondata di reazioni. Alcune riguardano semplicemente l'impatto sulla propria routine quotidiana, altre vanno a chiamare in causa il concetto alto di libertà di espressione, facendo seguire attacchi informatici ai colpevoli della censura www.newspedia.it/megavideo-rap…
In quanto community artistica, il concetto di diritto d'autore ci riguarda da vicino. L'occasione, considerando anche il contesto storico di grandi mutamenti in cui tutto questo sta accadendo, ci permette di discuterne da cima a fondo.

Edit: a quanto pare il popolare FileSonic, in seguito a quanto accaduto al concorrente Megaupload, ha disabilitato la funzione sharing (condivisione) dei file, rendendoli accessibili solo all'utente responsabile del caricamento degli stessi. www.downloadblog.it/post/16135…







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Comments17
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Tazio-Bettin's avatar
Arrivo tardi, ma notando questo journal, non potevo non dire la mia.
Ehh, è un argomento grosso. Molto grosso.
Da un lato, la pirateria è un crimine, e va combattuto. Il diritto d'autore, di proprietà delle proprie creazioni, e di trarne profitto.
Dall'altro lato, però, sta la libertà di parola e di anonimato, oltre che di possedere una privacy.
O così sembrerebbe.

La questione è più articolata. In realtà SOPA e PIPA non tutelano, per come sono strutturate, il diritto d'autore. Instaurano solo un regime di terrore, in cui qualsiasi sito eroghi un servizio (penso, primo tra tutti, a Youtube), deve vivere nel terrore di essere chiuso per una denuncia anonima. Perché non vanno a colpire il singolo trasgressore, ma l'intero sito che eroga il servizio da lui abusato. Questo va a beneficio unicamente di lobby come Disney e Warner Bros che non si affidano a tali servizi, e danneggiano invece chi ne fa uso. Penso alle decine di case discografiche che pubblicano su Youtube brani musicali delle band da loro pubblicate. O gli aspiranti artisti cinematografici che lo usano per pubblicare samples del proprio lavoro in un sito con una enorme visibilità. Persino deviant art sarebbe suscettibile di chiusura in un regime come quello che queste lobby vorrebbero istituire. Pensate a tutte le opere protette da copyright che vengono postate qui in violazione di tali copyright.

Ora, la domanda che mi pongo io in generale di fronte ai problemi che attanagliano internet è: perché io libero cittadino innocente di qualsiasi reato informatico devo accettare di perdere la mia privacy e la mia libertà (in questo caso di pubblicare le mie opere) solo perché qualche imbecille viola la legge?
Vale di più la libertà di espressione o i diritti d'autore che SOPA e PIPA de facto non mi proteggono?
E ancora, perché mai l'America dovrebbe arrogarsi il diritto di promulgare leggi che finiscono per applicarsi a stati sovrani come l'Italia?

Queste sono domande che mi pongo, più che questioni su massimi sistemi ideologici astratti.

Per quanto riguarda la violazione dei diritti d'autore, a me è capitato due volte che prendessero una mia opera (peraltro la stessa, oh, l'ironia) e la pubblicassero altrove senza il mio consenso. In uno dei due casi l'hanno messa come immagine di copertina di una rivista che veniva pure venduta.
Naturalmente mi sono unito ad altri artisti che avevano subito lo stesso torto, abbiamo intimato all'effrattore di cessare l'attività e fine del discorso.

Nel momento in cui pubblichi qualcosa in Internet devi partire dal presupposto che quel dato verrà diffuso. E non potrai pretendere che venga diffuso entro parametri da te considerati accettabili. Puoi remare contro e cercare di arginare la cosa volta per volta, o puoi semplicemente accettare che internet è una condivisione di informazioni, e che molti lottano perché la condivisione sia libera e anonima.
L'anonimato è un'esigenza per evitare ritorsioni e per proteggere la libertà di parola e di pensiero.
Posso solo consigliare a tutti di leggere il libro True Names di Vernor Vinge (ISBN: 9780312862077) per farsi un'opinione. Questa edizione contiene anche diversi articoli molto profondi su questi argomenti.